CONSIGLI PRATICI PER AFFRONTARE LE OCCUPAZIONI QUOTIDIANE NEL CASO DI PERDITA DI MEMORIA NELL’ANZIANO. COME INTERVENIRE?

La persona come essere occupazionale

Essere o sentirsi attivi, prendere parte “al fare della vita quotidiana” è un aspetto importante dell’esistenza in quanto determina chi siamo. Le malattie, le disabilità o semplicemente l’invecchiamento possono interrompere ciò che il terapista occupazionale definisce occupazioni

Quest’ultime vengono definite come impegni finalizzati (con valenza significativa per chi le svolge) e vengono usate dal terapista occupazionale sia come strumenti riabilitativi sia come risultati di intervento.

Infatti, uno degli obiettivi principali del terapista occupazionale in casa di riposo è promuovere o sviluppare la partecipazione alle attività rilevanti tenendo conto delle abilità conservate dall’anziano. Suo compito sarà anche quello di trasferire alla famiglia o a chi si occupa dell’anziano le strategie migliori al fine di promuovere l’autonomia nella routine quotidiana. Di seguito vengono riportate occupazioni che aiutano a rafforzare l’autostima coinvolgendo l’anziano in prima persona. 

Le occupazioni possono essere incluse in tre sfere della vita quotidiana:

1. Cura personale 

Le attività per la cura di sé comprendono tutte le occupazioni ritenute necessarie per la nostra vita come piccola o grande igiene, vestirsi e alimentarsi.

Attività come pettinarsi, lavarsi, truccarsi dovrebbero essere mantenute il più a lungo possibile per promuovere movimenti di coordinazione, autostima e dignità personale. Durante la loro esecuzione possono insorgere da parte dell’anziano atteggiamenti oppositori o aggressivi. La prima modalità d’approccio è quella di comunicare verbalmente, passo dopo passo, le fasi delle attività che si stanno svolgendo. In particolare, in caso di difficoltà a iniziare l’attività stessa, sarà utile stimolare la memoria procedurale, per esempio portando le mani al viso per lavarsi. 

Molto utile sarà posizionare gli oggetti necessari in sequenza di utilizzo in un punto comodo da raggiungere.

La vestizione/svestizione è una delle attività in cui si presentano le prime difficoltà come quella di trovare gli indumenti all’interno dell’armadio oppure nello scegliere i vestiti in conformità col tempo atmosferico. 

Può essere necessario siglare l’armadio per indicarne il contenuto. Pur mantenendo l’abilità nella vestizione l’anziano può sbagliare la sequenza logica o non riconoscere gli oggetti. Sarà utile ridurre al minino gli indumenti e prepararli sul letto in ordine sequenziale eliminando dall’armadio il superfluo.

L’alimentazione è uno dei momenti principali della giornata; il punto di incontro con i familiari! L’obiettivo che ci si pone è rendere l’anziano il più autonomo possibile mantenendo le sue abitudini e il suo tempo.

Nonostante l’autonomia nel gesto di portare il cibo alla bocca possono presentarsi difficoltà nel riconoscimento delle posate e nel loro utilizzo. Altra difficoltà può essere quella di versare l’acqua nel bicchiere (pur essendo in grado di bere da solo). L’intervento è quello di proporre l’utilizzo di una sola posata, il cucchiaio o la forchetta, eliminando dalla tavola tutto ciò che è utilizzato in modo scorretto. Se l’anziano non è in grado di iniziare l’attività o si interrompe è utile accompagnare il suo gesto fino a che riprenda a mangiare in autonomia. Se durante il pasto l’anziano si alza spesso da tavola è buona norma mettere tutto ciò che deve mangiare in un unico piatto. In generale si consiglia di evitare pasti prolungati e usare sempre oggetti conosciuti.

2. Lavoro o occupazioni produttive

Continuare a svolgere le mansioni che riteniamo significative e che riflettano i nostri interessi o le nostre abitudini (anche ex lavorative) ci fa sentire utili e attivi.

Attività come giardinaggio, cucito, apparecchiare la tavola o riordinare le proprie cose possono diventare difficili da svolgere in autonomia e in sicurezza. Ciò è raggiungibile attraverso l’utilizzo di strategie. Ad esempio la preparazione di un dolce può essere semplificata disponendo gli ingredienti già misurati in ciotole e favorendo il loro utilizzo usando frasi semplici come “rompi le uova, aggiungi lo zucchero” eccetera. Un’altra attività può essere piegare gli indumenti e dividerli per tipologia rendendo più semplice la conseguente sistemazione all’interno dell’armadio.

Lavori creativi sono generalmente le attività presenti nei Centri Diurni. Alcuni possono essere svolti anche a domicilio tenendo comunque presente che: 

– è bene preferire un lavoro adatto alle capacità dell’anziano.

– scegliere un lavoro da concludere in breve tempo (che favorisca la concentrazione e la partecipazione dell’anziano e non la sostituzione dell’operatore/cargiver o del familiare).

– sarà necessaria una continua supervisione per evitare rischi e svolgere l’attività in sicurezza.

Esempi di lavori creativi possono essere la creazione di decorazioni in visione di festività, creazione di album su passatempi o sulla natura.

3. Tempo libero

Attività ideali per occupare il tempo libero dell’anziano e che richiedono poco aiuto da parte degli operatori o dei familiari sono la lettura di un quotidiano o di una rivista e la conseguente discussione. 

Ciò promuove e stimola le funzioni cognitive come la memoria, la comprensione o l’attenzione. Altrettanto interessanti possono essere: guardare un programma televisivo, riordinare in sequenza una serie di figure o selezionare bottoni o monete a seconda della loro forma, colore e valore. 

Valido allenamento è altresì una semplice partita a carte o un cruciverba.

Buona abitudine sarebbe svolgere giornalmente una passeggiata (scegliendo una strada di uso frequente). Raggiungere insieme il supermercato o l’edicola percorrendo sempre la stessa strada e con lo stesso orario, aiuterebbe a scandire la routine del giorno favorendo l’orientamento temporale e spaziale. Durante la passeggiata si consiglia di incoraggiare la persona ad osservare l’ambiente circostante indicando cose da vedere o sentire. 

Fare nuove scoperte per stimolare i sensi! Aiutare gli anziani a rimanere attivi fisicamente e mentalmente è e rimane lo scopo principale dell’attività. 

Queste riflessioni hanno cercato di contribuire e favorire le attività di mantenimento che aiutino l’anziano a non perdere la propria memoria e la capacità di autonomia. Ognuno può con fantasia e conoscenza (facendosi aiutare da esperti del settore) esercitare tale ruolo. Ne godranno sia i nostri cari che noi stessi allungando la vita attiva da condividere insieme.

Tiziana Turchetti, Terapista Occupazionale Le Querce – Casa dei Nonni

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