La rottura del femore nei soggetti anziani è molto comune e se non curata correttamente può portare a gravi problemi motori. Per questo è importante che la riabilitazione avvenga in maniera professionale e corretta. È anche importante cercare di minimizzare le cause che possono portare a questo tipo di incidente siano esse organiche o di carattere esterno.
Cause della rottura del femore
Nella terza età aumenta il pericolo di frattura in quanto la struttura scheletrica è più fragile e meno resistente agli eventi e/o accidenti interni o esterni all’organismo.
La tipologia di frattura più frequente è quella localizzata a livello del collo femorale.
L’evento che si riscontra più frequentemente, e che comporta tale frattura, è la caduta dell’anziano a terra. Tale caduta avviene principalmente per due motivi.
- Il primo può essere ricondotto a una caduta accidentale causata da una perdita di equilibrio, da ostacoli di vario genere presenti sul terreno o da un tipo di calzatura non adeguata.
- Il secondo motivo è riconducibile ad una frattura spontanea dovuta ad un cedimento strutturale della matrice ossea a causa di un ingravescente processo osteoporotico.
Sintomi
I sintomi di una frattura del collo del femore dopo una caduta possono includere:
- Dolore;
- Incapacità (o difficoltà) a sollevare, muovere o ruotare una gamba;
- Incapacità (o difficoltà) a stare in piedi o a caricare peso sulla gamba;
- Lividi e gonfiore intorno alla zona dell’anca;
- Accorciamento della gamba, che può anche ruotare più esternamente del normale.
In alcuni casi non ci si accorge subito della frattura in quanto non compaiono lividi e la persona riesce a deambulare, almeno temporaneamente.
Cosa fare se
Nel momento in cui ci si accorge o si sospetta una frattura è necessario chiamare subito il 118 e nel frattempo avere cura di non muovere, ruotare e/o spostare l’arto e la persona stessa.
Un altro aspetto da considerare è quello emotivo-psicologico della persona offesa. Il soccorritore può cercare di tranquillizzare il soggetto assumendo un comportamento comprensivo ma deciso e rassicurante, fino all’arrivo del personale sanitario specializzato.
Come possiamo prevenire le cadute?
Le strategie che si possono mettere in atto per prevenire le cadute riguardano due ambiti:
- l’aspetto ambientale e dell’abbigliamento;
- l’aspetto alimentare e farmacologico.
Ambiente e Abbigliamento
È bene curare l’ambiente in cui l’anziano trascorre la maggior parte del suo tempo. Gli accorgimenti da usare sono diversi, bisogna evitare per esempio di passare la cera sul pavimento, di lasciare oggetti in terra, lasciare i pavimenti bagnati o mettere tappeti che possono essere causa di inciampo.
Per aumentare, di contro, la sicurezza all’interno dell’ambiente in cui l’anziano vive si possono mettere dei corrimano lungo le pareti ed evitare di posizionare oggetti necessari troppo in basso.
La cura dell’abbigliamento è altresì importante per ridurre i rischi di caduta, soprattutto per quanto riguarda l’uso di calzature idonee. Le scarpe devono essere:
- Della misura giusta;
- Devono avere una fibbia posteriore per contenere il piede ed evitare che la scarpa possa sfuggire;
- Preferibilmente devono avere la chiusura a strappo.
Alimenti e farmaci
Seguire una alimentazione equilibrata e ben calibrata può prevenire, ad esempio, una carenza di calcio che può portare ad una riduzione della matrice calcica ossea, e predisporre in questo modo ad una osteoporosi. Gli anziani, che generalmente presentano più patologie concomitanti, spesso fanno uso di diversi farmaci, che interagendo tra di loro possono comportare problematiche terze, avendo come effetto finale una possibile perdita di equilibrio.
Si pensi ad esempio a farmaci che agiscono sulla pressione sanguigna, e che a causa dell’interazione con altri farmaci possono portare variazioni pressorie che incidono, a loro volta, sul corretto mantenimento dell’equilibrio.
CONTATTACI SUBITO
Dal lunedì al venerdì:
dalle ore 8.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00
06.99674158
Oppure inviaci una mail
Come ci comportiamo in casa di riposo
A Le Querce – Casa dei Nonni prestiamo la massima attenzione sia alla prevenzione delle cadute che al periodo di recupero che può seguire ad un evento traumatico come la rottura del femore. Quando un ospite entra a vivere nella casa di riposo, viene valutato da un’equipe multidisciplinare composta da medico responsabile, infermiere, fisioterapista e terapista occupazionale. In seguito a questa valutazione i terapisti della riabilitazione eseguono dei test per evidenziare il rischio di caduta stilando quindi un programma riabilitativo personalizzato ed adeguato.
Se la persona che arriva, presenta un quadro di frattura del femore, il nostro intervento ha l’obbiettivo di aiutarla a riacquistare la propria autonomia il più velocemente possibile rispettandone i tempi di recupero, al fine di promuovere un veloce reinserimento all’interno dell’ambito sociale in cui l’ospite è inserito.
Nella nostra struttura, Le Querce – Casa dei Nonni, poniamo la massima attenzione anche all’ambiente in cui vive l’ospite onde evitare possibili cadute e quindi l’eventuale evento fratturativo che ne può conseguire.
A tal proposito non vengono lasciati oggetti sul pavimento che è antiscivolo e opaco in modo da evitare i possibili riflessi. Lungo i corridoi sono stati posizionati appositi corrimano per aiutare e guidare l’ospite durante il cammino qualora ne avesse bisogno. Un ulteriore consiglio che diamo è quello di indossare calzature idonee e siamo sempre disponibili per aiutare le famiglie a fare la scelta di calzatura più adatta.
Il caso clinico
A Le Querce – Casa dei Nonni abbiamo seguito diversi casi di riabilitazione di ospiti che presentavano una frattura di femore trattata con artroprotesi, chiodi, placche e viti ed a volte con un quadro di demenza senile.
Un caso che ci ha dato molte soddisfazioni è quello della signora R.T. di 88 anni, la quale, era stata dimessa dall’ospedale con diagnosi di frattura di femore trattata con artroprotesi. Era inoltre ipovedente e con demenza senile. Un caso pertanto molto complesso.
L’ospite è arrivata dall’ospedale subito dopo l’operazione ed era in quel momento allettata per poi essere alzata e osta in carrozzina. In generale l’ospite si presentava come poco collaborante, spesso sonnolenta e apatica, il che rendeva la riabilitazione difficoltosa. Pertanto non abbiamo potuto iniziare subito con una vera e propria fisioterapia in quanto ci siamo dovuti prima conquistare la fiducia della signora che, data la condizione in cui verteva, era comprensibilmente diffidente. Con molta costanza e impegno siamo riusciti a coinvolgere la paziente e ad ottenere dei risultati più che soddisfacenti, al di là delle nostre aspettative. Infatti, al termine del percorso riabilitativo, la signora R.T. è ritornata a stare in piedi con le proprie gambe a deambulare con gli ausili e gli aiuti necessari.
Equipe fisioterapica
CONTATTACI SUBITO
Dal lunedì al venerdì:
dalle ore 8.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00
06.99674158
Oppure inviaci una mail
RSA e CASA DI RIPOSO ROMA
- LE QUERCE -
DOVE VIVERE SERENAMENTE
(10 MINUTI DA BRACCIANO)
CONTATTI
Via Casale delle Grazie, 4 00066 Manziana Roma
(10 minuti da Bracciano)
Tel. 06 99674158
Fax 06 99674155