Introduzione

Prima di poter parlare di equilibrio dell’anziano bisogna definire cosa intendiamo con questo termine. L’equilibrio è quella condizione per la quale un corpo (anche il corpo umano) sta fermo per un compensarsi delle azioni che su di esso si esercitano, o, anche muovendosi, conserva un suo determinato assetto.

Il senso dell’equilibrio sarebbe da definire più correttamente senso dell’orientamento spaziale cioè l’insieme delle informazioni che permettono al cervello di sapere in ogni istante la posizione del corpo rispetto allo spazio. L’equilibrio si distingue in statico, riferito ad una persona in piedi e ferma, e in dinamico, riferito al corpo in movimento. Il senso dell’equilibrio è basato sulla complessa interazione di diverse parti del sistema nervoso che interagiscono con altri sistemi dell’organismo e che richiede due tipi di organizzazione: una neuro-motoria ed una neuro-sensoriale.

Gli organi responsabili dell’equilibrio, in fisiologia, sono le delicate formazioni (membrane otolitiche, canali semicircolari,  endolinfa) che costituiscono il labirinto vestibolare situato nell’orecchio interno, e presiedono alla funzione dell’equilibrio, che rende possibile la posizione e il controllo della stessa e del movimento del corpo nello spazio.

Il cervelletto è situato alla base del cervello e contribuisce al coordinamento e alla precisione di un movimento. La parte di questo organo che è coinvolta   nel mantenimento e ripristino dell’equilibrio per la stazione eretta, nella deambulazione e nella coordinazione del movimento di testa e occhi è l’archicerebello. Infatti un danno a questo organo porta a dei deficit nel movimento fine, nell’equilibrio, nella postura e nell’apprendimento motorio.

Un altro elemento fondamentale nell’equilibrio sono gli occhi in quanto ci forniscono informazioni circa la posizione del corpo rispetto all’ambiente circostante.

Anche l’apparato osteoarticolare e soprattutto la colonna vertebrale, attraverso organuli sensoriali e neurotrasmettitori forniscono al nostro cervello informazioni circa l’equilibrio e le parti del nostro corpo che sono in movimento e il loro rapporto con lo spazio circostante.

Cause e manifestazioni dell’alterazione dell’equilibrio

 

I problemi di equilibrio influenzano la vita delle persone anziane, aumentando il rischio di caduta e la possibilità di fratture e altre lesioni traumatiche, di conseguenza aumenta la paura di cadere aggravata dai deficit sensoriali spesso coesistenti nell’età involutiva, tale situazione può condurre a una relativa riduzione delle relazioni ed interazioni sociali.

Tra le cause principali di una alterazione di equilibrio troviamo:

  • Infezioni dell’orecchio
  • Labirintite – vestibolopatie
  • Artrosi e patologie degenerative dell’apparato muscolo-scheletrico
  • Farmaci
  • Ipertensione
  • Ipotensione
  • Trauma cranico
  • Neoplasie
  • Patologie neurodegenerative
  • Patologie neuro vascolari
  • Riduzione dell’acuità visiva

Tra le manifestazioni del disturbo dell’equilibrio possiamo elencare:

  • Vertigini
  • Nausea
  • Difficoltà nel camminare
  • Disturbi della visione

Il nostro percorso terapeutico

 

Una volta individuata la causa il medico indirizzerà il paziente verso il percorso terapeutico più idoneo. Le opzioni di trattamento sono varie data la molteplicità di cause scatenanti e possono andare dalla cura farmacologica a un trattamento riabilitativo.

Per quanto riguarda il trattamento riabilitativo il nostro obiettivo nella nostra casa di riposo a Roma è il miglioramento della qualità di vita sul piano fisico, funzionale, emozionale tenendo in considerazione le capacità residue dell’individuo.

Prima di iniziare un iter riabilitativo è opportuna una valutazione clinica delle capacità di controllo posturale, per avere più informazioni possibili riguardo questa problematica. I fisioterapisti de ”Le Querce – casa dei nonni”, somministrano agli ospiti della struttura scale di riferimento che forniscono dati circa il rischio di caduta.

Si è notato che la causa principale di caduta nella terza età è la scarsa capacità di bilanciare il peso del corpo in modo corretto.  La motivazione di tale inconveniente è stata riscontrata con maggiore rilevanza statistica nella debolezza muscolare, nella postura scorretta ed in una aumentata rigidità articolare. Per arginare questa problematica si possono consigliare alcuni esercizi di facile esecuzione per rinforzare la muscolatura degli arti inferiori da eseguire, le prime volte, con una persona accanto per permettere lo svolgimento dell’attività in sicurezza.

ESERCIZIO 1

Posizionarsi davanti allo schienale di una sedia, e alzarsi in punta dei piedi, senza spostarsi o vacillare, e poi spostare il peso del corpo sui talloni alzando la pianta del piede il più possibile. Questo esercizio va ripetuto almeno 10 volte.

ESERCIZIO 2

Mantenendo la stessa posizione dell’esercizio precedente, a gambe unite, portare la gamba indietro senza piegare il ginocchio e riportarla nella posizione di partenza. La gamba può essere portata anche lateralmente.

Questo esercizio va ripetuto per 10 volte prima con una gamba e poi con l’altra.

ESERCIZIO 3

Mantenendo la posizione in piedi, dietro lo schienale di una sedia, piegare il ginocchio e sollevare la gamba verso l’alto.

Questo esercizio va ripetuto per 10 volte prima con una gamba e poi con l’altra.

ESERCIZIO 4

Nella posizione dell’esercizio precedente, spostare il peso del corpo alternativamente prima sulla gamba destra e poi sulla sinistra.

Ripetere questo lavoro per 10 volte.

ESERCIZIO 5

Alzarsi e sedersi da una sedia senza l’uso delle braccia, una volta con gli occhi aperti ed una volta con gli occhi chiusi, facendo attenzione a mantenere il corpo in asse durante lo svolgimento dell’esercizio.

Questo va ripetuto per 5 volte.

Nella struttura “Le Querce – casa dei nonni” facciamo eseguire gli esercizi sopracitati per ridurre le cadute causate dalla mancanza di equilibrio e riscaldare e preparare la muscolatura, in vista delle uscite sul territorio che vengono regolarmente organizzate.

Per rendere meno noiosa e ripetitiva l’esecuzione del programma terapeutico vengono proposte attività ludiche di gruppo che hanno come finalità il miglioramento dell’equilibrio, il richiamo alla memoria di schemi motori “dimenticati” e la stimolazione della vita relazionale.

Di seguito alcuni esempi di giochi proposti ai nostri ospiti da eseguire in coppia o in piccoli gruppi:

A coppie di fronte, lanciarsi una palla mantenendo l’equilibrio monopodalico, al segnale cambiare il piede di appoggio. Ad ogni ” giocatore ” si può attribuire un punteggio e una penalizzazione ogni qualvolta si appoggi il piede per terra. Vince chi, allo scadere del tempo prefissato mantiene il punteggio più alto.

Piccoli gruppi in riga, in appoggio monopodalico, palla al primo della fila che la passa al compagno di fianco, fino all’ultimo della fila, che deve passare in testa e ripetere l’esercizio cambiando l’appoggio del piede. Vince chi per primo arriva al traguardo stabilito.

Staffetta a squadre su percorsi specifici.

L’esperienza acquisita lavorando da tanti anni in questo settore ed in questa struttura ci porta ad affermare che per rallentare la perdita dell’equilibrio bisogna innanzitutto ascoltare i segnali che ci vengono inviati dal nostro organismo in risposta a stimoli ambientali, ed è contestualmente necessario mantenere un buon tono trofismo muscolare e una buona pervietà articolare. Ed è proprio per questo motivo/i che qui a -” Le Querce, casa dei nonni” incoraggiamo i nostri ospiti ad eseguire una regolare e costante attività fisica.

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